"CHEEK TO CHEEK”

PUBBLICO ANCHE IO QUI IL RACCONTO INVIATO PER "IL SUPERMERCATO DELL'ISPIRAZIONE"

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  1. rob03
     
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    "CHEEK TO CHEEK”

    Dante è tornato.
    E’ passato diverso tempo, recuperare la Candela Nera non è stato semplice e non sarà facile neppure accenderla perché quella sarà l’ultima volta in cui vedrà Sara.
    Guarda il calendario appeso di fianco al frigorifero: 31 dicembre, l’ultimo giorno dell’anno, il giorno che ha scelto per dire addio alla donna che ama; se riuscirà a parlarle guardandola negli occhi e a stringerla tra le braccia ancora una volta forse lei potrà riprendere in mano la sua vita più serenamente.
    Eccola Sara, spunta all’improvviso dalla porta del bagno con addosso l’accappatoio bianco, va in cucina ed accende il bollitore. Mentre aspetta si asciuga un po’ i capelli con il cappuccio, appoggia le gambe al calorifero e guarda fuori dalla finestra.
    Dante la osserva, è pensierosa; la conosce troppo bene, sa che ha qualcosa per la testa. Fuori poi non c’è molto da vedere, ormai è buio ed una coltre densa di nebbia ha coperto tutto, anche i rumori. Sembrano isolati dal resto del mondo e questa gli sembra la situazione ideale per attuare il suo progetto; spera solo che Sara non si spaventi troppo e riescano a sfruttare il poco tempo a loro disposizione.
    Da quando se ne è andato ha avuto la possibilità di tornare a visitare la sua fidanzata ed ogni volta ha avuto la sensazione che lei sentisse la sua presenza; ha anche visto però che nonostante il passare del tempo il dolore di lei non accennava a diminuire. Per questo ha deciso di affidarsi alla Candela Nera.
    Lei si siede, gira il cucchiaino nella tazza, Dante si siede di fronte a lei.
    Lo sguardo di Sara lo attraversa e passa oltre, verso il muro, sulla fotografia che li ritrae felici davanti al Colosseo, le lacrime iniziano a scendere sulle sue guance; Dante le prende il viso tra le mani e cerca di asciugarle con i pollici ma loro scorrono comunque e formano sulla tovaglie piccoli cerchi che si allargano sempre di più.
    Improvvisamente Sara si alza e si dirige verso la camera da letto mentre Dante decide che non può più aspettare. Cerca un barattolo di vetro in cui mettere la Candela Nera per evitare che si spenga una volta accesa.
    La segue in camera e vede qualcosa che non si aspetta: Sara è vestita, truccata ed è bellissima.
    I lunghi capelli neri le cadono sulle spalle, gli occhi verdi puliti dal pianto scintillano sotto le ciglia lunghe ed infoltite dal mascara, un rossetto rosso fa risaltare la sue splendide labbra, un tubino nero le si avvolge intorno al corpo ed una sottilissima cintura rossa delinea il suo punto vita; scarpe con tacco in mano corre verso il salotto, passandogli attraverso. Si ferma davanti alla colonna porta cd; ne prende uno e lo infila nella borsa. Indossa il cappotto nero ed esce.

    Dante rimane stordito per un attimo, con il barattolo in una mano e l’accendino nell’altra; l’ultima cosa che si aspettava era che Sara uscisse con una nebbia del genere.
    La rincorre e la vede fermarsi per un attimo fuori dal portone, forse spaventata dalla nebbia ma poi riprende il cammino verso la sua auto, mette in moto e parte.
    Dante non ha la più pallida idea di cosa fare, non gli resta che seguirla e vedere dove è diretta.
    Arrivata a destinazione, Sara scende dall’auto e si dirige verso una piccola villa, suona il campanello due o tre volta di fila, agitata come un corriere in piena giornata di consegne.
    Dante spera che in quella casa non ci sia nessuno mentre cerca velocemente e disperatamente di accendere la Candela in modo che lei possa finalmente vederlo. Ma la porta sia apre ed un uomo con una faccia incredula prende Sara per mano e la accompagna all’interno.
    Dante li osserva da fuori ed ha la sensazione di guardare la scena di un film: Sara si è tolta il cappotto, ha messo il cd nello stereo ed ora ballando guancia a guancia con quell’uomo gli parla dolcemente all’orecchio. Non può sentire quello che si dicono ma i loro corpi, i loro movimenti gli fanno capire che la Candela Nera non servirà a nulla. L’ha accesa inutilmente. Sente qualcosa di caldo scorrergli sul viso: ora è visibile, terreno per la durata della candela, umano sin quando non si sarà consumata. Vorrebbe sfondare la finestra ed entrare, prendere Sara tra le braccia e stringerla, chiederle di stare così, solo loro due anche se per poco.
    Ma sarebbe solo un egoista.
    Così resta a fissarli dalla finestra, le note della canzone giungono dall’interno della casa, quella canzone che Sara ha scelto per ripartire, in quella notte magica che si porta via il vecchio e festeggia il nuovo:
    “ I have never dreamed it. Have you ever dreamed a night like this? I cannot believe it. I may never see a night like this. When everything you think is incomplete. Starts happening when you are cheek to cheek…”
    Ecco, per Sara tutto ricomincia così, guancia a guancia.
    La canzone finisce, i due si baciano, titoli di coda, fine del film; Dante si allontana e lascia cadere il barattolo per terra.
    Si ferma al di là della strada e vede l’uomo uscire, controllare fuori dalla porta e prendere in mano il barattolo; riesce anche a sentire le ultime parole del suo breve ritorno in vita: “Ma chi ha lasciato questa cosa fuori dalla porta?” Poi lo vede raccogliere il respiro per spegnere la candela.
     
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